Non sono uno da cinquanta minuti sul lettino, e nemmeno uno da sedativi. Non so nemmeno io cosa sono”.
Questa è una frase del protagonista del libro “IL GRANDE COCOMERO”, un libro che ci spinge a conoscere,
cercare di capirci, interrogarci sul senso della vita, del dolore e della morte.
Il protagonista è Arturo, un giovane medico del reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico di Roma che si occupa di bambini e ragazzi con gravi o lievi malattie. Ad un certo punto, nel suo lavoro, e poi nella sua vita entra una particolare ragazzina di tredici anni chiamata Pippi e affetta da crisi epilettiche. Pippi sta attraversando una difficile situazione familiare che si manifesta con comportamenti provocatori e le scatena, oltre alle crisi, un’iperattività fantasmagorica che la porta a dire bugie perché, come spiega ad Arturo durante una sua seduta, le pare che le cose come stanno stiano male, e allora le dà una spintina per farle andare meglio. Arturo la asseconda, ma riuscirà a curare la sua malattia?
Pippi appare un essere incapace di decidere agli occhi dei genitori. Lei rimane incastrata in una situazione in cui non si sente né bambina né donna, ma che vuole apparire adulta e matura. Riuscirà a dimostrare a tutti quanto vale? Beh, questo dipenderà dall’impegno che lei ci metterà e dall’esempio che le persone intorno a lei le daranno.
Giorgia B.
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