giovedì 26 marzo 2020

Un grazie corale a medici e infermieri d'Italia

In questo periodo così difficile, in cui noi dobbiamo restare a casa il tempo scorre lentamente. Ormai sono più di due settimane che non possiamo uscire. Non potendo più andare a scuola siamo costretti a collegarci in videoconferenza per fare lezione oppure per chiedere una spiegazione. Di conseguenza fare i compiti assegnati è sicuramente più difficile.

mercoledì 25 marzo 2020

Restiamo a casa e andrà tutto bene

In questi giorni stiamo vivendo una situazione molto difficile,che quasi non sembra vera, una situazione che prima vedevamo solo nei film. Dobbiamo rimanere in casa e questo modifica le nostre abitudini quotidiane: non andiamo a scuola, non facciamo sport e non possiamo vedere nessun altro oltre le mura di casa, ma questo è necessario per il bene della nostra salute e quella degli altri.

Un mio pensiero su questo periodo "speciale".


In questo periodo ci sono vari video che girano sui social media sul #coronavirus, in particolare ce n’è stato uno che mi ha colpito: c’era questa ragazza che interpretava la voce del Covid19. Questo video mi ha fatto riflettere molto sul fatto che c’è voluto proprio una pandemia per farci fermare e pensare su ciò che stava accadendo intorno a noi. Un piccolo gesto, come ad esempio un abbraccio che può sembrarci “normale” o “banale”, che solo quando ci viene a mancare per evitare un contagio globale, capiamo solo lì quanto era veramente importante per noi.

Un tempo speciale

Tutti noi stiamo vivendo un periodo particolare a causa dell’epidemia di coronavirus. Per questo motivo il governo ha dovuto emanare il decreto di restare a casa per evitare il contagio. Ormai sono già più di due settimane che non si può uscire e mi mancano gli amici con cui giocavo e mi divertivo. Ogni tanto li chiamo per chiedere come stanno e cosa fanno perché stare a casa è molto noioso.