giovedì 26 marzo 2020

Un grazie corale a medici e infermieri d'Italia

In questo periodo così difficile, in cui noi dobbiamo restare a casa il tempo scorre lentamente. Ormai sono più di due settimane che non possiamo uscire. Non potendo più andare a scuola siamo costretti a collegarci in videoconferenza per fare lezione oppure per chiedere una spiegazione. Di conseguenza fare i compiti assegnati è sicuramente più difficile.
Mi mancano anche le risate e le litigate in classe. Anche il semplice fatto di andare a scuola e avere la giornata scandita da impegni quali avere un’interrogazione o una verifica mi facevano sembrare la giornata meno noiosa. Questi però sono solo problemi miei personali, accendendo la TV mi rendo conto che ci sono urgenze ben più gravi di queste, ad esempio le strutture ospedaliere che sono al collasso, i medici che fanno 2/3 turni al giorno per assistere i malati in ospedale e i contagi che non finiscono mai di aumentare. Molte persone lavorano per fronteggiare questa crisi sanitaria mettendo a rischio la propria vita per salvare quella di chi sta lottando contro il virus, senza chiedere nulla in cambio, anzi loro si impegnano ancora di più per non far crescere il numero delle persone contagiate dal Coronavirus. Quindi non lamentiamoci perché ci stiamo annoiando e ci obbligano a non uscire di casa, quando ci sono medici e infermieri che stanno lottando nelle corsie degli ospedali per salvare fino all’ultimo dei pazienti contagiati a loro rischio e pericolo, senza fermarsi mai. Ma anche per gli uomini della protezione civile che fanno del loro meglio per portare la spesa agli anziani, oppure per consegnare gratuitamente mascherine a chi ne ha bisogno. ©Cristian DC

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