Atlante, Brevità, Empatia, Incoraggiamento, Insegnamento, Inseguimento, Irregolarità, Ispirazione, Paternità, Paura, Personalità, Politica, Precisione, Resilienza, Rinuncia, Rispetto, Semplicità, Sensualità, Servizio, Sipario. Sono questi gli argomenti trattati dal libro LA VITA E’ UN VIAGGIO di Beppe Severgnini, un giornalista e scrittore italiano.
Beppe Severgnini spiega che lui non viaggia perché è scrittore e giornalista, ma è diventato scrittore e giornalista perché sognava di viaggiare.
Questo libro tratta varie considerazioni e qualità indispensabili per un viaggio: quello della nostra vita
“Non prometto soluzioni. Offro solo alcuni suggerimenti sul bagaglio, qualche indicazione sui mezzi di trasporto, un paio di avvertimenti sui compagni di strada”.
L’autore affronta queste diverse tematiche basandosi e citando l’opinione di diversi altri autori, come ad esempio don Lorenzo Milani o Arianna Minoretti.
Un capitolo che mi ha colpito molto è stato quello dell’insegnamento (sarà perché una delle mie situazioni attuali è quella dell’apprendimento). Quella dell’insegnamento è una tematica - che in seguito si ricollegherà a quella dell’irregolarità – che spiega l’importanza, sia a scuola che nella vita, dell’insegnante. Severgnini scrive: <Lei
certamente sa, signora professoressa, che la parola “insegnante” deriva da in e
signo. Voi avete il compito e l’onore di lasciare un segno. Alle elementari
e alle medie – inferiori e superiori – bisogna scavare dentro i ragazzi e
scovare le loro inclinazioni, correggendo le loro debolezze>. Inoltre, in seguito, li definisce minatori di talento e spacciatori d’entusiasmo. Descrive la fragilità dei giovani, che quindi non si rendono conto di essere le donne e gli uomini che devono creare gli italiani di domani. Purtroppo, i nuovi canali di comunicazione (Internet, libri…) hanno rivelato che l’interessato, in fondo, non voleva sapere. A questo punto viene da chiederci: <Perché
alcuni di noi riescono a comunicare e altri no? Perché molti, pur avendo idee
originali, non riescono a trasferirle? Perché talvolta il messaggio passa, e
altre volte s’insabbia nell’indifferenza?> (domande a cui in seguito l’autore darà risposta).
Questo è un libro adatto a tutte “le ragazze e i ragazzi italiani, dai dieci ai cent’anni”.
E ricordatevi che: le pagine di un libro, in fondo, sono come le carrozze di un treno. Dentro e fuori corre impaziente la vita!
Giorgia
Nessun commento:
Posta un commento